La birra è una delle bevande più conosciute in tutto il mondo, essa è prodotta generalmente dalla fermentazione di orzo e malto, ma al giorno d’oggi esistono svariate ricette per produrla. Al mondo esistono anche alcune birre chiamate birre trappiste, oggi volevo spiegarvi la loro storia e volevo elencarvi le più famose.
Cos’è una birra trappista?
Una birra trappista, è una birra prodotta in un monastero, direttamente dai monaci trappisti, esistono solamente dodici monasteri sui 176 presenti in tutto il mondo, in grado di produrre questo tipo di birra e che hanno il consenso di applicare il sigillo di qualità (Authentic trappist product) su ogni bottiglia.
Le birre trappiste hanno una serie di regole che devono seguire sia in frase di produzione, sia per quanto riguarda la distribuzione.
Una birra trappista per essere considerata tale e ricevere l’apposita autenticazione deve rispettare determinate regole ben precise:
– La birra deve essere prodotta all’interno di un monastero trappista
– La produzione deve essere monitorata dai monaci del monastero o addirittura prodotta da loro
– Tutti i soldi ricavati dalla produzione della birra devono essere usati dai monaci per vivere e l’eccesso deve essere donato in beneficenza, non è consentito utilizzare i ricavi della vendita per profitto personale o per avere accesso a beni di lusso o agi
Esistono molti stabilimenti che producono birra, sfruttando il logo dei monaci, cercando di spacciarsi per birre trappiste, dunque fate molta attenzione al prodotto che state andando ad acquistare e controllate che sia presente lo specifico marchio.
Le origini delle birre trappiste belghe
La birra trappista ha origini molto più antiche di quanto si possa credere, il tutto ha origine nei territori francesi prima della rivoluzione. Nel monastero La Trappe divenuto successivamente uno dei marchi di birre trappiste più noti al giorno d’oggi, il monaco abate era pensieroso perché vedeva gli altri monaci condurre una vita frivola.
Da questa situazione ebbe origine la “stretta sorveglianza” ovvero una serie di regole che dovevano essere seguite dai monasteri che ne accettavano l’entrata in vigore. Con il passare degli anni la stretta sorveglianza divenne semplicemente un movimento di monaci che avevano delle regole in comune e man mano che il tempo passava anche le regole presenti diventavano sempre più leggere e permissive.
Quando la rivoluzione francese finì, i monasteri che erano sotto la stretta sorveglianza erano già introdotti nella produzione di birra da molto tempo, tuttavia molti monasterifinirono distrutti negli anni e nonostante i trappisti siano i principali monastici produttori di birra al giorno d’oggi sono pochissimi i monasteri che ancora continuano nel loro operato.
Le birre trappiste belghe
Al giorno d’oggi la nazione con la maggior produzione di birra trappista è senza dubbio il Belgio, infatti, tra i dodici monasteri produttori rimasti, ben sei monasteri si trovano in Belgioovvero la metà esatta, a seguire abbiamo l’Olanda e poi Austria, Italia, USA e Regno Unito.
Tra le più famose birre trappiste belghe abbiamo la Chimay, questa birra prodotta nell’abbazzia di Notre-dame a Chimey, è presente nei locali e nelle birrerie di tutto il mondo, è una birra robusta dalla fermentazione alta.
Possiamo trovare questa birra in quattro differenti versioni:
– Dorèe, con una gradazione alcolica del 4,8% è la versione più soft di questa birra, dal sapore leggermente fruttato.
– Rouge, la rossa della Chimey è considerata una delle migliori al mondo, ha una gradazione alcolica del 7% ed è molto corposa.
– Triple, questa Chimey ha una gradazione dell’ 8% ed ha un gusto molto forte e deciso dato dalla presenza del triplo malto.
– Blu, se la Triple è senza dubbio quella dal sapore più duro, la Blu è quella che ha la gradazione alcolica più alta, con i suoi 9% è considerata una birra d’elitè, quando è venduta nella bottiglia da 75cl è soprannominata “Grand Rèserve“.
La Chimey è una delle birre belghe più vendute e apprezzate ma non è di certo l’unica! Un altra birra trappista prodotta in un monastero belga è la Orval. La birra Orval è meno conosciuta rispetto alla Chimey ma comunque ha il suo perché, infatti, la Orval Trappist Ale una delle birre prodotte da questa abbazia con una gradazione alcolica di 6,2%, viene spesso definita come la regina delle trappiste.
Questa particolare ricetta fu eseguita per la prima volta a inizio degli anni ’30 e fu subito stupefacente come prese piede velocemente, grazie al suo gusto unico e alternativo. La Orval produce anche un altra birra ovvero la “Petite Orval” questa è una birra senza dubbio più leggera, con una gradazione alcolica del 3,5% all’inizio veniva prodotta esclusivamente per i monaci e in realtà tutt’oggi è difficile reperire questa particolare birra.
Se siete incuriositi e volete bere questa prelibatezza a tutti i costi, dovrete recarvi personalmente presso il monastero e acquistarla direttamente da li, oppure potrete fare visita al locale adiacente al monastero, dove viene servita anche qui la Petite Orval.
Opinioni sulle birre trappiste belghe
Le birre trappiste in circolazione sono ormai poche, ricordatevi di controllare sempre se è presente il marchio esagonale che conferma l’autenticità del prodotto. Ricordatevi anche che scegliendo una birra trappista, non solo acquisterete una birra di qualità, ma andrete anche a fare un atto di beneficenza, non male direi!